Idea luce
Rimuoviamo gli ostacoli tra noi e Dio.
Introduzione
La liturgia di questa II domenica di Avvento è piena di verbi che incitano all’azione: preparate, spianate, raddrizzate… fate di tutto, arriva a dire l’apostolo Pietro. L’urgenza di questa azione la percepiamo dentro e fuori di noi, ma dove trovare la forza, la determinazione necessaria? Troppo spesso dimentichiamo che con il dono del Battesimo abbiamo ricevuto la vita nuova. La nostra conversione, dunque, non è frutto di chissà quale nostro sforzo o impegno o sacrificio, ma è – prima di tutto – dono gratuito di Dio, incontro con la Sua misericordia. Non neghiamoci questa opportunità .
Atto penitenziale
In questo periodo di Avvento proponiamo di sostituire l’atto penitenziale con il rito di aspersione, in ricordo del Battesimo, che è «il luogo principale della prima e fondamentale conversione» (CCC 1427).
Liturgia della Parola
I Lettura Is 40, 1-5; 9-11
Preparare la via al Signore è un’esigenza, che nasce dal conforto di sapersi amati e cercati da Dio. È Lui che ci viene incontro, che si rivela a noi, che ci conduce con bontà e misericordia.
Salmo 84
II Lettura 2Pt 3, 8-14
I giorni della nostra vita sono il tempo e il luogo della nostra santificazione, vale a dire della nostra conformazione alla divina volontà che per tutti ha preparato cieli nuovi e terra nuova.
Vangelo Mc 1, 1-8
Traccia di riflessione
Convertitevi!
Raddrizzate le vie del Signore
Cambiare direzione: questo il Signore chiede a tutti. Non è questione di testa ma di piedi. Tenere i nostri piedi sulle orme del Maestro non è facile, ma rimane la sfida più bella e liberante. Giovanni ci grida: convertitevi! Da cosa? Dall’attivismo: la vita cristiana l’abbiamo ridotta a cose da fare e organizzare. Un’azione senza contemplazione è come un corpo senz’anima.
Dal protagonismo: più che puntare il dito su di sé, bisogna puntarlo sul Maestro. Il successo umano non è un nome di Dio. Dal narcisismo: accettiamo che troppo facilmente parlino di noi. Una Chiesa fedele al suo Signore Crocifisso si preoccupa più di quello che di lei dicono i poveri che i giornali. Dal ritualismo: se il cuore non arde, la lingua batte invano. È inutile dire: Signore, Signore! Dal laicismo: non si può assegnare Dio ai preti e il mondo ai laici. Un Dio senza mondo equivale a un mondo senza Dio. Non si può parlare di Dio al mondo e del mondo a Dio, senza prima ascoltare quello che Dio ha da dire al mondo e alla sua Chiesa, per poter amare il mondo come lo ha amato Lui.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché alzi la sua voce con forza, senza timore, per annunciare continuamente al mondo la lieta notizia della venuta del Signore, preghiamo.
• Per quanti conducono un’esistenza senza Dio, perché ascoltino i bisogni profondi del loro cuore inquieto che attende di riconciliarsi con il suo Creatore e Signore, preghiamo.
• Per tutti i battezzati, perché vivano in uno stato di conversione permanente, sostenuti dalla forza dei sacramenti e della preghiera, preghiamo.
• Per noi qui riuniti, perché accogliamo l’invito del Signore a preparare la sua venuta nella nostra vita, nelle nostre famiglie e in tutti i nostri ambienti di vita, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, ti rendiamo oggi il nostro grazie, perché nella comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue ogni distanza tra noi e Dio viene annullata. Tu sei la Via, che conduce al Padre, la Verità , che non inganna, la Vita, che sempre si rinnova.
Aiutaci a camminare sulle tue orme nel deserto del mondo e a indicare a tutti gli uomini i sentieri di Dio.
Idea guida
Incoraggiamo i fratelli a ritornare a Dio.