Idea luce
Impariamo a leggere la storia con uno sguardo di fede.
Introduzione
In questo periodo di Avvento la Chiesa vuole ricordarci la valenza ‘rivoluzionaria’ della presenza di Dio nella nostra vita. La venuta del Signore Gesù ci cambia sempre, ci impone
un cambiamento di mentalità. Gesù è colui che si attende. La Sua venuta non può essere programmatanelle nostre agende. Nella nostra vita a volte frenetica il Signore ci chiede uno spazio di silenzio nel quale coltivare l’attesa. Sarà il silenzio dei nostri mille pensieri, il silenzio delle preoccupazioni, il silenzio da coltivare tra le tante occupazioni quotidiane. Se impariamo a guardare il mondo con occhi nuovi, sapremo riconoscere la Sua venuta.
Atto penitenziale
In questo periodo di Avvento proponiamo di sostituire l’atto penitenziale con il rito di aspersione, in ricordo del Battesimo, che è «il luogo principale della prima e fondamentale conversione» (CCC 1427).
Liturgia della Parola
I Lettura Is 63, 16b-17. 19b; 64, 2-7
Dio è nostro Padre. Questo ci annuncia il brano del profeta Isaia. È con questa certezza che lo preghiamo, con questa confidenza che gli chiediamo perdono, con questo senso di fiducia e di abbandono che gli lasciamo plasmare il nostro cuore.
Salmo 79
II Lettura 1Cor 1, 3-9
L’apostolo Paolo si rivolge ai fedeli della comunità di Corinto invitandoli a continuare a mettere a frutto la grazia che è stata loro donata dal Signore Gesù. È un invito che viene rivolto oggi anche a noi.
Vangelo Mc 13, 33-37
Traccia di riflessione
Vegliate!
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà
È il ritornello che risuona nella comunità di Marco e per noi risuona attuale più che mai. Infatti l’Evangelista aveva una duplice preoccupazione: nella sua comunità c’erano dei cristiani, i quali, visto che gli anni passavano e non si vedeva l’ombra del giorno del Signore, avevano finito per abbandonare ogni vigilanza e per adattarsi fin troppo bene a questo mondo. Dall’altra parte c’erano cristiani che stavano sempre a fare calcoli e previsioni sul quando e il come della fine. Ai primi Gesù raccomanda: state attenti, vigilate. Agli altri avverte: non è ancora la fine. La conclusione è la stessa: bisogna essere delle sentinelle. Per noi oggi vigilare è ritornare alla dimensione dell’essenziale e in modo più pratico vivere la nostra vita come un pellegrinaggio in cui tutto è dono e motivo di condivisione. Amare tutti perché stiamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati ad aiutarci all’incontro con il Signore che viene. Il negativo non è l’ultima parola di Dio sulla storia. Essere pellegrini vuol dire seminare anche se domani il mondo finirà. Fiducia e speranza: il Signore ci viene incontro già nel nostro quotidiano.
Preghiera dei fedeli
• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, perché sappiano sempre discernere la volontà del Signore e operino affinché maturi nella storia il progetto di Dio, preghiamo.
• Per i governanti delle nazioni, perché si facciano promotori e costruttori della pace tra tutti i popoli, preghiamo.
• Per tutte le persone che hanno smarrito il vero senso della vita e lo cercano negli oroscopi e nei falsi profeti, perché siano aiutati dalla comunità di fede a ritrovare la strada che conduce al vero Dio, Padre buono e misericordioso, preghiamo.
• Per ciascuno di noi, per le nostre comunità e parrocchie, perché in questo tempo di Avvento impariamo a leggere gli avvenimenti della storia e gli incontri quotidiani per scoprire in essi i segni della presenza di Dio, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Ti ringraziamo, Gesù Eucaristia, perché ora che ti abbiamo ricevuto siamo completamente immersi in te, nella tua vita: noi siamo in Te e tu sei in noi. Grazie perché anche oggi vieni a rinnovare le nostre vite e, con loro, tutto ciò che ti offriamo: le nostre famiglie, il nostro mondo, i nostri parenti e amici. Grazie perché sappiamo che dall’incontro con Te possiamo
uscire rinnovati e fortificati nella carità per costruire, insieme, un mondo nuovo.
Idea guida
Andiamo incontro agli altri riconoscendo in ciascuno il volto di Gesù.