Idea luce
Il mondo attende la gioia.
Introduzione
Celebriamo oggi la domenica “Gaudete”, III di Avvento, che ci invita a pregustare la gioia del Natale. È l’austero Giovanni Battista a rivelarci il motivo profondo di questa gioia: il Signore è vicino! Il Precursore si fa riflesso della Luce, voce della Parola per testimoniare agli uomini l’avvento della salvezza. Noi siamo insieme i destinatari e i trasmettitori di questo lieto annuncio, dobbiamo sentire l’urgenza e la responsabilità di far emergere in tutta la sua sconvolgente novità il mistero dell’Incarnazione.
Atto penitenziale
In questa celebrazione proponiamo di sostituire l’atto penitenziale con il rito di aspersione, in ricordo del Battesimo, che ci “ha rivestito delle vesti della salvezza” (cf Is 61,10).
Liturgia della Parola
I Lettura Is 61, 1-2; 10-11
La gioia messianica, annunciata dal profeta Isaia, è quella che il Cristo realizzerà con la remissione dei peccati, quella gioia di cui noi facciamo esperienza in virtù del Battesimo e con la quale siamo chiamati a contagiare l’umanità intera, sempre bisognosa di salvezza.
Salmo Lc 1, 46-54
II Lettura 1Ts 5, 16-24
La vera gioia è stare nella volontà di Dio, che è la nostra santificazione. L’esortazione dell’apostolo Paolo a pregare ininterrottamente ci ricorda che dalla vita interiore attingiamo la grazia necessaria per essere irreprensibili in tutta la nostra condotta.
Vangelo Gv 1, 6-8; 19-28
Traccia di riflessione
Rallegratevi!
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Giovanni è spesso accostato a Gesù come un austero personaggio che prepara la via del Signore. Invece, è proprio l’evangelista Giovanni a presentare il Battista come l’amico dello Sposo. Già dalla nascita, infatti, Luca ci dice che la gioia delle madri è la gioia dei rispettivi figli. La gioia intima è l’esultanza per la voce dello Sposo udita sin dal grembo materno e portata in fedeltà fino al martirio per lo Sposo. È proprio vero che si conosce solo per via di amicizia. Solo un amico fedele fino all’effusione del sangue può seguire l’Agnello di Dio. È questa la gioia a cui siamo invitati in questa domenica “Gaudete”. La nostra vita è un inno alla gioia, se riconosciamo che il Signore è vicino e Lui ci vuole bene nonostante tutto e tutti. Il Signore è superiore a tutti i nostri pensieri e progetti, aspirazioni e desideri del cuore. Il Signore è il “Papà” che ci custodisce e ci consola, ci prende per mano e ci guida. La gioia nasce dalla fede della vicinanza del Signore. Da questa fede nasce la gratitudine e dalla gratitudine la fiducia nell’abbandonarsi alle mani forti e tenere di questo Padre, che fa fiorire la gioia anche nei deserti della nostra vita.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, comunità in cammino nel deserto del mondo, perché si prepari a celebrare il Natale del Signore con sincera esultanza e rinnovata meraviglia, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, i diaconi, perché come il Battista diano testimonianza di Cristo con il coraggio della parola e la coerenza della vita, preghiamo.
• Per quanti sono nella tristezza, perché riscoprano in Dio la sorgente della vera gioia, che dà senso alle vicende della vita e le attraversa fino in fondo con la sua consolazione e la sua pace, preghiamo.
• Per noi qui riuniti e per la nostra comunità, perché insieme sappiamo dare testimonianza di concordia, di letizia, di autentica fraternità, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, la tua presenza viva e vera nel nostro cuore fa sgorgare in noi il canto del Magnificat, che vogliamo proclamare con la Vergine Maria, piena di grazia e di gioia. Ti rendiamo grazie infinite, perché ci chiami a partecipare alla stessa felicità del Padre e ce ne rendi degni. Tu sei la sorgente inesauribile della nostra gioia e della gioia della Chiesa.
Idea guida
Coloriamo di gioia i nostri volti.