Se tu conoscessi il dono di Dio

Esperienza cristologica

MEMORIA

Pregare come Gesù ci ha insegnato

“Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse ‘Signore insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli’ (Lc 11,1)

“Quando pregate non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Tu invece quando preghi entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt. 6,5-6)

“Voi dunque pregate così: Padre nostro……(Mt 6,9-13)

“Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire……(Mt 7,2-3.6-7.9)

“Siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi (Ef 5,18b-20)
La preghiera cristiana

“Se tu conoscessi il dono di Dio!”

“La meraviglia della preghiera si rivela proprio là, presso i pozzi dove andiamo a cercare la nostra acqua: là Cristo viene ad incontrare ogni essere umano; egli ci cerca per primo ed è lui che ci chiede da bere. Gesù ha sete; la sua domanda sale dolce dalleprofondità di Dio che ci desidera. Che lo sappiamo o no, la preghiera è l’incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui” (Sant Agostino)

“E’ bello intrattenersi con lui e, chinati sul suo petto come il discepolo prediletto (cfr. Gv 13,25) essere toccati dall’amore infinito del suo cuore. Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro tempo, soprattutto per ‘l’arte della preghiera’, come non sentire un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento? Quante volte miei cari fratelli e sorelle, ho fatto questa esperienza, e ne ho tratto forza, consolazione, sostegno! (Giovanni Paolo II)

“la preghiera ha un significato se nasce dal di dentro, se c’è l’amore verso il Signore,  se c’è una realtà di vita interiore. L’anima di tutta la preghiera è quel particolare atteggiamento verso il Padre espresso nella parola Abba. (G.Giaquinta)

Cari amici, in questi esempi di preghiera delle diverse epoche e civiltà emerge la consapevolezza che l’essere umano ha della sua condizione di creatura e della sua dipendenza da un Altro a lui superiore e fonte di ogni bene. L’uomo di tutti i tempi prega perché non può fare a meno di chiedersi quale sia il senso della sua esistenza, che rimane oscuro e sconfortante, se non viene messo in rapporto con il mistero di Dio e del suo disegno sul mondo. La vita umana è un intreccio di bene e di male, di sofferenza immeritata e di gioia e bellezza, che spontaneamente e irresistibilmente ci spinge a chiedere a Dio quella luce e quella forza interiori che ci soccorrano sulla terra e dischiudano una speranza che vada oltre i confini della morte.

Negli esempi di preghiera delle varie culture, che abbiamo considerato, possiamo vedere una testimonianza della dimensione religiosa e del desiderio di Dio iscritto nel cuore di ogni uomo, che ricevono compimento e piena espressione nell’Antico e nel Nuovo Testamento. La Rivelazione, infatti, purifica e porta alla sua pienezza l’anelito originario dell’uomo a Dio, offrendogli, nella preghiera, la possibilità di un rapporto più profondo con il Padre celeste.

MISTERO

Dammi da bere

Mi sono accostato a te, Maestro, che seduto sul pozzo di Sicàr mi attendevi e da te, fonte viva e sgorgante, ho sentito una parola di bisogno: dammi da bere.

Ed io, che sono assetato, mi sono chiesto come mai dovessi, arido e vuoto, donare a te dell’acqua, mentre tu ne sei la fonte unica e vera.

Ma nel tuo mistero d’amore mi hai svelato che la tua sete era di me e di altre anime che attraverso me dovevano anch’esse arrivare a quel pozzo e dissetarsi dal bruciore della febbre delle cose terrene.

E tu rimani solo, nella tua divina sete di anime, impotente dinanzi all’umana indifferenza.

Ma ora, Signore, io ti ho incontrato ed almeno io voglio dissetarmi in te e lasciare che la tua vita penetri  totalmente l’anima mia.  Così sia.  (G.Giaquinta)

 

Gesù, divino Maestro, ti ripetiamo oggi l’implorazione degli Apostoli:

Signore insegnaci a pregare. Ti guardiamo e da Te impariamo.

·         Pregavi il Padre Tuo e lo chiamavi “Abba”, Papà: una espressione di particolare intimità e intensità

  • Cercavi luoghi solitari per pregare (Mt 14,23; Mc 1,35)
  • Pregavi prima di ogni situazione importante (es. la scelta dei Dodici, cfr Lc 6,12-13)
  • Hai pregato per i tuoi apostoli perché la loro fede non venisse meno (Lc 22,32)
  • Hai pregato al Getsemani con una speciale intensità (LC 22,39-46)
  • Ti sei affidato con fiducia nelle mani del Padre Tuo (Lc 23,46)

Siamo consapevoli che la preghiera del Padre nostro è la sintesi delle indicazioni di Gesù sparse come semi nei quattro evangeli?

Presentiamo alcuni di questi semi

Come leghiamo la preghiera ai rapporti con i fratelli

In quali situazioni particolari preghiamo con maggiore intensità?

PROFEZIA

Fare in modo che la preghiera si leghi strettamente alla vita e la vita alla preghiera.

  • Utilizzare la preghiera come continuo cammino di conversione all’Amore.
  • Vivere la liturgia eucaristica come luogo privilegiato di comunione con Dio e con Chiesa.

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