Dopo la celebrazione dei grandi misteri di Cristo, che hanno caratterizzato i mesi precedenti, la liturgia del mese di luglio e agosto riprende con il “Tempo Ordinario”, definito il tempo della Chiesa, il tempo di mettere in pratica gli insegnamenti del Maestro e di meditare la sua parola.
I primi insegnamenti ci presentano le parabole di Gesù che parlano del Regno dei cieli. È bello soffermarci sulle molteplici descrizioni che ci vengono proposte: il Regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato il campo, a un granellino di senapa, al lievito che una donna ha preso e impastato, a un tesoro nascosto in un campo, a un mercante che va in cerca di perle preziose, a una rete gettata nel mare.
Nella descrizione delle varie parabole c’è un denominatore comune: chi trova lascia tutto per seguire il tesoro trovato, senza indugi, senza guardarsi indietro.
È l’invito ad una adesione personale che il Santo Padre, Benedetto XVI, rivolge ai giovani di tutto il mondo per la Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolge a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011: “Aprite e coltivate un dialogo personale con Gesù Cristo nella fede. Conoscetelo mediante la lettura dei Vangeli e del Catechismo della Chiesa Cattolica; entrate in colloquio con Lui nella preghiera e dategli la vostra fiducia. … La fede è innanzitutto un’adesione personale dell’uomo a Dio; al tempo stesso ed inseparabilmente è l’assenso libero a tutta la verità che Dio ha rivelato”.
L’inno di lode di Gesù, che l’evangelista Matteo ci narra1 ci offre la chiave di lettura per questo Tempo Ordinario: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Se siamo “piccoli” possiamo comprendere la rivelazione del Regno di Dio, se ci affidiamo allo Spirito Santo che viene in aiuto alla nostra debolezza, sappiamo ciò che è conveniente domandare. Siamo chiamati ad incontrare Gesù nell’Eucaristia e nella Penitenza e a riconoscere il Maestro nei piccoli e nei poveri, nei malati, nei fratelli in difficoltà e che chiedono aiuto, in coloro che non credono.
“È urgente far scoprire a questi nostri fratelli la gioia di sapersi amati personalmente da Dio e da Lui chiamati a partecipare in Cristo alla pienezza della stessa vita”2.
I mesi di luglio e agosto sono mesi in cui ciascuno di noi sceglie un periodo di vacanza e di riposo. Cogliamo l’occasione per ascoltare la promessa di Gesù: “Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro”3 e vivere questo tempo in modo fattivo per non conformarci alla mentalità di questo secolo ma per trasformarci, rinnovando la mente e “poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono e a lui gradito e perfetto”4.
Loretta Angelini
E andremo, Signore, nelle nostre case e negli ambienti del nostro lavoro, ma portatori di te, ripetitori della tua parola, riflesso della tua presenza. Parleremo del tuo amore, del nostro Padre celeste, del bisogno di amarci quali fratelli e di camminare nella perfezione del Padre. (G. Giaquinta, Preghiere, L’amore ci disperde)
2 Beato Giovanni Paolo II nel Messaggio al Movimento Pro Sanctitate, 1982
3 Matteo 11, 29
4 Rom 12, 2