“Che la gioia possa essere in voi” dice Gesù. Che cos’è questa gioia di Gesù? È il risultato della sua continua unione con Dio facendo la volontà del Padre. Questa gioia è il frutto dell’unione con Dio, di una vita alla presenza di Dio. Vivere alla presenza di Dio ci riempie di gioia. Dio è gioia. Per donarci la gioia, Gesù si fece uomo. Maria fu la prima a ricevere Gesù: “Il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore”. La gioia era anche il segno caratteristico dei primi cristiani. Durante la persecuzione, si cercavano quelli che avevano questa gioia radiosa sul volto. Da quella particolare gioia si capiva quali fossero i cristiani.(Madre Teresa di Calcutta, Meditazioni spirituali)
Preghiamo insieme questo Rosario con la gioia nel cuore, perché certi di essere figli di un Dio che ci ama personalmente e ci chiama a seguirlo facendo la sua volontà.
1 Contempliamo Gesù che risorge – Lc 24, 28-32
I segni di risurrezione sono tuttora presenti nel mondo: la fede eroica, la vita evangelica di tanta gente umile e nascosta; la vitalità della Chiesa che le persecuzioni esterne e le lotte interne non valgono a fiaccare; l’Eucaristia, presenza viva di Cristo risorto che continua ad attirare a sé gli uomini. (P. Gabriele di S. M. Maddalena)
Maria, Madre della gioia, donaci di essere testimoni della buona notizia, sempre gioiosi nella speranza di partecipare al Banchetto della vita.
2 Contempliamo Gesù che ascende al Cielo – Gv 14, 1-3
Il cristiano è chiamato a partecipare a tutto il mistero di Cristo e quindi anche alla sua glorificazione. L’Ascensione costituisce perciò un grande argomento di speranza per l’uomo che nel suo pellegrinaggio terreno si sente esule e soffre lontano da Dio. (P. Gabriele di S. M. Maddalena)
Maria, Madre della speranza, offrici la certezza di poter essere santi, cristiani autentici, per partecipare un giorno a tutta la pienezza dell’amore di Cristo.
3 Contempliamo lo Spirito Santo che scende su Maria e gli Apostoli – At2,1-4
Ci affidiamo con Maria allo Spirito Santo; ci affidiamo allo Spirito di Gesù, che ci fa essere e vivere come Gesù, figli del Padre; che ci fa essere Chiesa, cioè una cosa sola con Gesù. È lo Spirito Santo che ci guida nel nostro cammino di fraternità, che ci sostiene nei nostri momenti difficili, che ci consola e ci spinge sulle strade del mondo per irradiare l’annuncio del Vangelo con la nostra vita. (Giovanni Paolo II)
Maria, Madre della Chiesa, insegnaci ad essere una cosa sola con Gesù, per estendere ai nostri fratelli, in forza dello Spirito, il dono della comunione vera.
4 Contempliamo Maria che viene Assunta in Cielo – Ap 12, 1-2
Immagine bellissima della Chiesa, dell’umanità, di Maria, di me, piccolo cuore ancora vestito d’ombre. Che rivela la nostra comune vocazione: essere nella vita, datori di vita. Essere creature solari, generanti vita, e in lotta. Contro il male, il grande drago rosso che divora la luce, che mangia i frutti della vita. Avere un cuore di luce, mandare solo segnali di vita attorno a sé, e non arrendersi mai. Perché il futuro del mondo non è gravido di morte, ma di vita. (Ermes Ronchi)
Maria, donaci di riscoprire la gioia in ogni frammento della vita, per avere un cuore pieno della tua luce e costruire come te, nell’umiltà, un mondo più buono e più santo.
5 Contempliamo la glorificazione di Maria regina – Ap 21, 10.23; 3-5
Il disegno eterno che si realizza nella glorificazione di Maria si realizza però anche in ciascuno di noi. Ciò che contempliamo è il significato della nostra vita. Come Maria, siamo chiamati a dire il nostro “si”, a salvarci e a salvare, a lasciarci coinvolgere nell’opera di salvezza e di ricostruzione dell’umanità, dedicandoci sinceramente all’opera che Dio sta compiendo in noi. (Giovanni Paolo II)
Maria, aiutaci a vivere con coerenza il nostro “sì” a Dio e a lasciarci coinvolgere fino alla fine nell’opera che Egli ha iniziato in noi.