12 Giugno 2011

Solennità di Pentecoste

Idea luce

La nostra vocazione e missione è dono dello Spirito Santo.

Introduzione

La Chiesa oggi è in festa per celebrare la Solennità della Pentecoste. Cinquanta giorni dopo la Pasqua, riviviamo la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, segno della nuova Alleanza fondata sull’azione dell’amore di Dio nell’intimo dei cuori. La Chiesa nascente testimonia con coraggio e con entusiasmo l’evento della Risurrezione del Signore, risposta alle attese profonde degli uomini e dei popoli. L’universalità di questo annuncio ci impegna a dare nuovo vigore alla nostra missione personale e comunitaria.

Atto penitenziale

In questa domenica di Pentecoste suggeriamo di sostituire l’atto penitenziale con l’aspersione dell’acqua benedetta in ricordo del nostro Battesimo.

 

Liturgia della Parola

I Lettura    At 2, 1-11

L’effusione dello Spirito Santo sui discepoli del Signore Risorto non si è esaurita nel giorno della Pentecoste a Gerusalemme ma continua a suscitare nel tempo e nella storia testimoni coraggiosi e credibili delle grandi opere di Dio. Siamo anche noi docili alla sua azione.

Salmo 103

II Lettura   1Cor 12, 3b-7; 12-13

Vivere il nostro Battesimo significa anzitutto lasciare agire lo Spirito Santo, che è stato riversato nei nostri cuori. In tal modo le nostre parole diventano annuncio, il nostro lavoro quotidiano servizio, le nostre opere manifestazione dell’unico Spirito, che conduce la Chiesa e l’umanità verso Cristo.

Vangelo Gv 20, 19-23

Traccia di riflessione – Un solo spirito, un solo coro

Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi, ricevete lo Spirito Santo.

“Ciò che è l’anima per il corpo umano lo Spirito Santo lo è per il corpo di Cristo che è la Chiesa. Lo Spirito Santo opera in tutta la Chiesa ciò che opera l’anima in tutte le membra di un unico corpo. Ma ecco ciò che dovete evitare, ecco da che cosa dovete guardarvi, ecco ciò che dovete temere. Può accadere che nel corpo umano, anzi dal corpo umano, venga reciso qualche membro: una mano, un dito, un piede. Forse che l’anima segue il membro amputato? Quando questo era attaccato al corpo viveva; amputato, perde la vita. Così una persona è cristiana cattolica finché vive nel corpo, ma una volta staccata da esso, diventa eretica e lo Spirito Santo non segue il membro amputato. Se dunque volete vivere nello Spirito Santo, conservate la carità, amate la verità, desiderate l’unità e raggiungerete l’eternità”. Ecco l’azione dello Spirito secondo sant’Agostino e ripresa dal Concilio. Apriamoci al dono più grande per vivere l’esaltante vita cristiana nella nostra quotidianità.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, frutto della Risurrezione e del dono dello Spirito, perché sia una comunità fervente nella fede, lieta nella speranza e operosa nella carità, preghiamo.

• Per il Papa, i Vescovi e i presbiteri, perché siano i ministri gioiosi della pace del Signore e del dono della sua misericordia per la riconciliazione dei cuori e delle relazioni tra gli uomini, preghiamo.

• Per quanti sono chiamati ad annunciare il Vangelo in terra di missione, perché siano testimoni di fraternità e operatori di giustizia e di pace con la forza che viene dallo Spirito del Signore Risorto, preghiamo.

• Per noi qui riuniti e per la nostra comunità parrocchiale, perché siamo sempre più una comunità in cammino verso il Padre, nutrita dalla Parola e dall’Eucaristia, santificata dallo Spirito, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, miracolo dello Spirito Santo, ti rendiamo grazie, perché rinnovati dall’incontro con te, diveniamo portatori della novità della Risurrezione. Grazie perché non ci hai lasciati soli ma hai soffiato sulla tua Chiesa il tuo Spirito divino, che ci consola, ci conferma, ci santifica. Concedici di vivere secondo i desideri dello Spirito e di sperimentare l’unità con tutti gli uomini, nostri fratelli.

Idea guida

Andiamo ai fratelli e condividiamo i doni dello Spirito

 

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