Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
LA TRASFIGURAZIONE
Dal Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la Quaresima 2011:
Il Vangelo della Trasfigurazione del Signore pone davanti ai nostri occhi la gloria di Cristo, che anticipa la risurrezione e che annuncia la divinizzazione dell’uomo. La comunità cristiana prende coscienza di essere condotta, come gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, “in disparte, su un alto monte” (Mt 17,1), per accogliere nuovamente in Cristo, quali figli nel Figlio, il dono della Grazia di Dio: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo” (v. 5). E’ l’invito a prendere le distanze dal rumore del quotidiano per immergersi nella presenza di Dio: Egli vuole trasmetterci, ogni giorno, una Parola che penetra nelle profondità del nostro spirito, dove discerne il bene e il male (cfr Eb 4,12) e rafforza la volontà di seguire il Signore.
- Seguire il Signore sulla montagna vuol dire raggiungere una “quota” spirituale elevata.
- Con Gesù scopriamo che lo splendore della vita divina è nascosta nella quotidianità.
- L’ascolto della Parola e l’esperienza della grazia ci sostengono nel tempo della prova.
Preghiera Hai chiamato anche noi a salire con te sulla montagna. Sconsolati, come siamo, dell’oggi e insicuri del domani, abbiamo bisogno di essere rassicurati sulla bontà delle tue richieste. Contemplare il tuo volto splendente ci incanta e risveglia in noi quell’amore che non teme nulla. Il cammino richiesto ci fa abbandonare la valle e la pianura e riempie l’anima di pensieri liberi e gioiosi. Non farci dimenticare che la fatica del quotidiano e la croce abbracciata sono la sola strada utile della crescita secondo la statura interiore dei figli. Ascoltare la tua parola e metterla in pratica è il segreto per ascendere in umiltà fino allo splendore che tu ci darai secondo la tua promessa. Amen. (Mons. Pio Vigo)
Impegno della settimana
Nelle difficoltà di ogni giorno «facciamo memoria» dei doni di Dio alla nostra vita.
Il fuoco acceso dal tuo amore consumi le scorie della nostra mediocrità e ci dia la forza di seguire l’invito alla perfezione infinita del Padre. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona Tu la fiducia di diventare santi.