3 aprile 2011

Idea luce

La luce di Cristo vince ogni tenebra.

Introduzione

La IV domenica di Quaresima è una festa di luce, che ci fa riscoprire il nostro battesimo alla scuola del cieco nato, che gratuitamente riceve il dono della vista e della fede attraverso l’incontro con Cristo e la sua grazia. Cieco è ogni uomo incapace di vedere la presenza di Dio nel mondo, di accogliere la sua salvezza e di lasciarsi trasformare dalla sua potenza di amore. Ciechi siamo noi, quando indugiamo nelle zone d’ombra della nostra esistenza.

Atto penitenziale

Signore, che guidi il tuo gregge sul giusto cammino, abbi pietà di noi. Cristo, che illumini la storia e la vita degli uomini, abbi pietà di noi. Signore, che condanni le opere delle tenebre, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura 1 Sam 16, 1b.4a. 6-7. 10-13a La consacrazione di Davide avviene non secondo la logica umana dell’apparenza e della forza fisica ma secondo la logica di Dio, che guarda unicamente alla bontà del cuore. Diventiamo degni dell’amore di predilezione, che Dio riserva a tutti i suoi figli.

Salmo 22

II Lettura Ef 5, 8-14 Essere luce del mondo è la missione dei discepoli del Signore Gesù, che insegna e chiede un amore fattivo e fecondo. Le opere della luce costruiscono e garantiscono un mondo nuovo, dove tutti gli uomini possono vivere come fratelli.

Vangelo Gv 9, 1-41 Traccia di riflessione – Siamo forse ciechi anche noi?

Andò, si lavò e tornò che ci vedeva

Il Vangelo di oggi si apre con un cieco che comincia a vedere e si chiude dei presunti vedenti che continuano a rimanere ciechi. Al centro di tutto c’e l’affermazione di Gesù: Io sono la luce del mondo. L’Evangelista racconta il dramma della luce, le ragioni profonde del suo rifiuto, l’esito positivo della sua accoglienza. C’è un crescendo di tensione nel drammatico scontro tra la luce, che è Gesù, e le tenebre, che rappresentano l’incredulità. Mentre il cieco si avvicina gradualmente alla luce, in parallelo ma in direzione opposta, i farisei sprofondano progressivamente nella cecità e non si aprono alla verità di Gesù. Il cammino del cieco è un procedere di luce in luce alla scoperta della vera identità di Colui che l’ha guarito. È utile approfondire la progressione di tutti i titoli cristologici attribuiti nel testo a Gesù. È una vera e propria catechesi sulla luce. Il cieco nato e guarito ci rappresenta e il fatto che non abbia nome ci aiuta a rispecchiarci con il nostro volto e il nostro nome nella sua storia. Illuminati anche noi dal battesimo siamo quindi chiamati a camminare nella Luce, perché ormai figli della luce. Dove c’è luce si vede meglio la tenebra. Non abbandoniamoci alle luci fredde. Camminare nella luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità e nel cercare ciò che piace al Signore.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché sia segno luminoso della presenza di Cristo, attraverso le opere di carità, di giustizia e di pace in ogni parte del mondo, specialmente le più martoriate, preghiamo.

• Per i politici e i governanti, perché pongano in essere azioni concrete di aiuto nei confronti dei disabili e dei non vedenti, per una vita sempre più dignitosa e serena, preghiamo.

• Per quanti sono accecati dai bagliori dei falsi valori e rinnegano la luce vera, perché si lascino raggiungere e toccare dalla pietà divina, che redime da ogni colpa e da ogni miseria, preghiamo.

• Per tutti noi e per la nostra comunità, perché ci prepariamo a celebrare la Pasqua del Signore rinnegando le tenebre del nostro cuore e aderendo decisamente a Cristo e al suo vangelo, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, mistero di luce infinita velata sotto le specie del pane e del vino, vieni a inondare di grazia il nostro cuore. Ti ringraziamo perché la tua presenza squarcia il buio del peccato, della solitudine, del dubbio, per portare pace, gioia e i mille colori del tuo amore. Donaci di essere un riflesso della tua luce negli ambienti del nostro vivere quotidiano.

Idea guida Guardiamo il mondo e i fratelli con occhi nuovi.