23 gennaio 2011

III Domenica del Tempo Ordinario - III Settimana del Salterio

Idea luce
Gesù ci ama nella verità della nostra vita.

Introduzione
La liturgia di questa terza domenica del Tempo Ordinario ci annuncia il grande desiderio di Gesù di incontrarci e di amarci. È lui che ci viene incontro e ci ama per primo, è lui che vuole parlare alla nostra vita. Chiediamo la grazia di incontrarlo nel profondo del nostro cuore per potere riconoscere il suo volto durante tutta la settimana.

Atto penitenziale
Signore, che ci vieni incontro nella quotidianità della nostra vita, abbi pietà di noi.
Cristo, che perdoni il nostro peccato, abbi pietà di noi.
Signore, che ci doni una speranza per il futuro, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Is 8, 23b- 9, 3
Il Signore viene, con la sua Parola, ad accendere la speranza e la gioia nei nostri cuori, ci promette un tempo di grazia. La sua luce continua a guidarci e squarcia le tenebre della nostra vita.

Salmo 26

II Lettura 1Cor 1, 10-13; 17
Comunione, rispetto reciproco e amore. Questo il Signore chiede anche oggi a ciascuno di noi attraverso le parole dell’apostolo Paolo. Ascoltiamo con cuore docile e disponibile.

Vangelo Mt 4, 12-23

Traccia di riflessione – Chiamati dalle tenebre alla luce
Venne a Cafarnao

Matteo comincia il racconto della vita pubblica di Gesù nelle città e nei villaggi della Galilea. Gesù, dopo il battesimo, le tentazioni e l’arresto di Giovanni, va a Cafarnao, sul mare. Questa scelta dice che a Gesù interessa l’incontro con le persone nella loro vita ordinaria. Il mare è simbolo di confusione, di peccato e di morte. Inoltre la citazione di Isaia (vedi anche prima lettura) fa riferimento a un periodo glorioso della storia del regno di Giuda, quando il giusto re Giosia ripristina i confini dell’antico stato davidico. Sui territori del confine nord, sui quali era scesa la “tenebra” della devastazione assira, con i suoi orrori e con il ritorno all’idolatria, si era così di nuovo manifestata la luce della liberazione dall’oppressione e dalla violenza. Ai tempi di Gesù quindi la Galilea era vista con sospetto. Gesù apre la sua predicazione in un contesto simile al nostro: multiculturalità, diversità di ogni genere e insieme necessità di confronto e incontro. Questa è la nostra quotidianità, “Galilea delle Genti”. Perché allora la sfiducia? Gesù ha iniziato nel traffico della città. Il primo annuncio è credere che ogni luogo, ogni tempo, ogni situazione è degna dell’amore di Dio in Cristo Gesù. In questa calca indistinta ci commuove lo sguardo attento di Gesù che incontra e sconvolge l’ordinario della nostra vita (Simone…) per riportarci a vivere in modo luminoso la nostra vita quotidiana con più fiducia.

Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa perseguitata nelle diverse parti del mondo perché il Signore vinca le tenebre del male e sia riconosciuta a tutti la libertà di professare la propria fede, preghiamo.
• Per i governanti delle nazioni, perché lavorino a favore della comunità con umiltà e spirito di servizio, preghiamo.
• Per chi è solo, sfiduciato, per chi si sente oppresso da molti problemi, perché la luce del Signore squarci le tenebre del cuore e ridoni la speranza e la gioia di vivere, preghiamo.
• Per le nostre famiglie, perché nello svolgersi delle attività di ogni giorno sappiamo dare il giusto posto alla preghiera, all’accoglienza, alla fraternità verso altre famiglie, preghiamo.
• Per ciascuno di noi, perché il Signore ci faccia il dono del silenzio interiore per poter ascoltare la sua voce e seguirlo nella nostra vita quotidiana, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Gesù, tu vieni a parlarci anche nel caos della nostra vita quotidiana e ci chiami ad essere tuoi testimoni. Nel silenzio vogliamo ascoltare la tua voce e permettere alla tua luce di guidarci verso la verità.

Segue un breve momento di silenzio.

Idea guida
Annunciamo a tutti che Gesù vuole incontrarci e avere un dialogo personale con ciascuno.

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